Cerved Group – leader di mercato nell’ambito del Big Data Management e della Business lnformation e una delle principali agenzie di rating in Europa, ha realizzato il nuovo studio (alla sua diciannovesima edizione) sulle migliori 100 imprese nel settore del Vending italiano che, utilizzando metodi scientifici e dati precisi, analizza le vendite dirette di ogni azienda qualificata per la classifica, basandosi sui bilanci del 2022.
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Cosa dice lo studio in merito ai ricavi?
I risultati sono stati incredibili, le 100 aziende leader del settore vending in Italia hanno mostrato un solido recupero nel 2022 con entrate per oltre 1,3 miliardi di euro, segnando un aumento del 10,5% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, rispetto al 2019, i ricavi sono inferiori dell’11,3%.
La crescita rispetto al 2021 è del 16,33%, anche considerando le variazioni annuali nelle aziende che compongono la lista e l’impatto delle fusioni e acquisizioni.
Qual è la “geografia” delle top 100 aziende leader?
L’analisi geografica delle migliori 100 aziende del vending nel 2022 mostra che la maggior parte ha la sede legale nella stessa regione operativa. La Lombardia è la più rappresentata con 19 aziende. Le altre sono distribuite nelle aree Nielsen come segue: 31 nell’Area 1 (nord-ovest), 30 nell’Area 2 (nord-est), 21 nell’Area 3 (centro) e 18 nell’Area 4 (sud e isole).
Il Vending del 2022 come è stato condizionato dall’economia?
L’economia italiana nel 2022 ha mostrato crescita con un PIL in aumento del 3,7%, principalmente grazie alla domanda interna. L’inflazione ha toccato l’11,6% annuo, la più alta dal 1985, limitando i consumi reali delle famiglie. I tassi d’interesse hanno influenzato il costo del credito, col TUR al 2,50%.
L’occupazione è cresciuta e lo smart working ha raggiunto il 12,2%, con un’adozione più ampia nelle grandi imprese. La disoccupazione è diminuita all’8,1%, mentre la cassa integrazione ha visto un calo significativo rispetto agli anni precedenti.
Il Vending continua la risalita nel 2023
L’outlook del vending nel 2023 evidenzia un incremento del 10,8% nei primi 9 mesi, con un rallentamento rispetto al semestre precedente. La maggior parte delle aziende ha visto crescere i costi più dei ricavi.
La redditività è leggermente aumentata e il caffè continua a essere il prodotto più venduto. Gli effetti di smart working, crisi e inflazione hanno impattato negativamente, ma l’ottimismo tra i gestori rimane alto per il futuro.